Petti è specifico della zona che comprende il Lazio e le province di Campobasso, Foggia, Benevento, Napoli e Salerno.
Il cognome in questione, nella sua forma originaria Petto, è oggi divenuto rarissimo: a Colle Sannita, già negli anni compresi tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento, risulta uno dei cognomi più diffusi. La forma cognominale Petti, al plurale, è riscontrabile in nuclei consistenti in Campania, nel Napoletano e nel Salernitano, nel Molise e nel Lazio: è probabilmente questa la fascia di area nella quale andrebbe individuato il centro dove il cognome Petto ha avuto origine e da cui si è poi diffuso; non è da escludere anche l'ipotesi della nascita di più ceppi in diversi luoghi. Una lunga e minuziosa ricerca archivistica andrebbe affrontata a tale proposito, ma ciò esula dal nostro scopo di studio etimologico dei cognomi collesi. Il fenomeno di modificazione dei cognomi dal singolare al plurale fu molto frequente nel 1700 e nel 1800 per designare in tal modo l'intero clan familiare di appartenenza: ricordo a titolo di curiosità, per far comprendere maggiormente il meccanismo del fenomeno in analisi, una mia recente ricerca genealogica nell'Archivio di Stato di Avellino sulla famiglia Iannuzzi di Pietrastornina, che fino agli ultimi decenni dell'Ottocento ha mantenuto il cognome originario Iannuzzo, poi divenuto Iannuzzi per errore di trascrizione anagrafica o, più semplicemente, perché l'ufficiale dello Stato Civile del Comune conosceva la famiglia come i Iannuzzi, intendendo così la totalità del gruppo familiare, mentre ogni singolo componente era noto come uno Iannuzzo: lo stesso raginamento andrebbe fatto per il cognome preso in esame. Passiamo adesso alle considerazioni circa la provenienza etimologica del cognome: è ipotizzabile la formazione di Petto dal vocabolo latino pectus, pectoris, col significato di "petto" di uomini o di animali, ma anche di "animo, cuore, intelligenza, memoria, spirito, pensiero": potremmo subito immaginare che il cognome possa derivare da una determinata caratteristica morale o spirituale del capostipite. Più credibile sarebbe, a mio avviso, la derivazione dal verbo latino della terza declinazione pecto, is, pexi, pexum (o pectitum), ere, che significava "pettinare, o cardare la lana, o percuotere, rastrellare, erpicare, ripulire". Considerando la seconda spiegazione etimologica, si può ipotizzare l'attribuzione del cognome Petto in relazione al tipo di attività lavorativa che il capostipite svolgeva all'interno della sua comunità: ammesso che il cognome si sia formato proprio a Colle Sannita, ambiente quasi prettamente rurale, tale interpretazione sembrerebbe la più plausibile.
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